Un imperdibile appuntamento all’insegna del gusto e della qualita’ al Ristorante il Castello degli Angeli in provincia di Bergamo, lunedì 9 aprile, per scoprire il mondo del grano e della pasta anche nei suoi aspetti più “inediti”, insieme a Mancini Pastificio Agricolo.
A preparare i le deliziose proposte gastronomiche protagoniste di una degustazione alla cieca, e’ stato il talentuoso Fabio Abbattista, executive Chef del LeoneFelice, il Ristorante gourmet de L’Albereta Relaix & Chateaux.
LeoneFelice è il nuovo ristorante nato a L’Albereta Relais & Chateaux, immerso nella campagna di Franciacorta, a Erbusco (BS), a pochi passi dalla cantina di famiglia Bellavista.
LeoneFelice porta impressa l’impronta inconfondibile, fatta di stile e carattere, di Carmen Moretti, padrona di casa de L’Albereta e vice presidente del Gruppo Terra Moretti, che ha realizzato il concept e selezionato brigata e menu insieme al marito Martino de Rosa.
Dopo il ventennale sodalizio con il Maestro Gualtiero Marchesi, L’Albereta compie oggi un ulteriore passo verso il pieno realizzazione dei propri obiettivi e coinvolge i suoi ospiti in una nuova esperienza del gusto, coerente con la sua storia e la sua essenza più autentica.
Prima di assumere la guida delle cucine de L’Albereta, a capo di una brigata di una decina di giovani cuochi, Fabio Abbattista ha ricoperto il ruolo di sous-chef al fianco di Fabio Baldassarre al Ristorante Unico di Milano, che ha conquistato una stella Michelin in soli sei mesi dall’apertura.
D’altronde, Abbattista ha consuetudine con le stelle. Lo chef si è infatti formato attraverso importanti esperienze presso le cucine del Cavalieri Hilton di Roma, dello Square Restaurant di Londra (2 stelle), del Le Gavroche (2 stelle) con Michel Roux, de Le Spoon a Parigi con Alain Ducasse, oltre che al Roof Garden Restaurant dell’Hotel Gran Bretagna di Atene.
La sua cucina riporta sulla tavola i sapori della memoria, valorizzandoli con tecnica e abbinamenti contemporanei. Passato e presente, mare e terra, territorio e italianità si incontrano.
A ciò si aggiunge una sperimentazione continua di tecniche e cotture antiche e contemporanee, in un mix straordinario di tradizione e innovazione, con costante attenzione alla salute e alle qualità nutrizionali dei piatti. La sua cucina si configura oggi come un’armonia che pone in dialogo tra loro, con delicatezza e rispetto, i sapori tipici della nostra tradizione, molti dei quali sono una reminiscenza della sua infanzia nella vivace Puglia, con accostamenti nuovi e/o esotici, nel desiderio di valorizzare al massimo la materia prima. In ogni piatto emergono due o tre elementi protagonisti che sono esaltati dalla scelta di tecniche particolari di cottura e preparazione (tra le altre: a bassa temperatura, ai carboni, osmosi) o attraverso associazioni di sapori e texture inedite che creano una sintonia perfettamente coerente ed equilibrata. Ogni contrasto è smussato e il risultato è rotondo, accogliente.
Una cucina di grande valore e talento quella di Fabio Abbattista, che in questo elegante e suggestivo contensto nella location Il Castello degli Angeli in provincia di Bergamo abbiamo avuto l’opportunita’ di degustare in tre diverse varianti di pasta interamente proveniente da Mancini Pastificio Agricolo.
Una buona pasta racconta, dal punto di vista sensoriale, la sua intera storia, dal campo alla tavola, lasciando intatti aromi e profumi, senza nulla aggiungere e senza nulla togliere.
Il Pastificio Agricolo Mancini trasforma questa storia in un’esperienza da gustare.
Un’alchimia delicata che prende forma grazie a una trafila in bronzo di forma circolare.
Uno strumento che riprende la tecnica tradizionale dei pastifici di una volta e la rende attuale, grazie alla moderna tecnologia.
Massimo Mancini sa per esperienza che un buonraccolto richiede tempo, pazienza e fatica: anni di tentativi, ricerca e studio hanno preparato il terreno alla realizzazione di questa filiera agricola e produttiva. Nel 2010 il progetto ha portato i suoi frutti ed è diventato realtà. Da allora Mancini Pastificio Agricolo continua a crescere, conquistando chef e appassionati al primo assaggio.
Semola e acqua: la pasta è un canto a due voci,
eseguito con questi due semplici ingredienti.
Sono la coltivazione del grano e la sua lavorazione
i fattori che identificano la buona pasta, quella
fatta a regola d’arte. Ed è dal grano che comincia
la storia di Pasta Mancini: da uno stabilimento a
basso impatto ambientale che sorge tra le spighe
dorate dal sole, in mezzo ai campi di Monte San
Pietrangeli, nel cuore delle Marche.
Il Pastificio Agricolo Mancini produce artigianalmente
la pasta con il proprio grano duro.
Massimo Mancini, il suo fondatore, se da una parte
ha proseguito la tradizione di famiglia, dall’altra ha
dato spazio all’innovazione: il nonno Mariano, nel
’38, ha iniziato a coltivare grano duro, passando il
testimone a suo figlio Giuseppe, e infine al nipote.
Un’eredità che Massimo ha saputo integrare con
approfonditi studi di marketing e comunicazione,
sorretto da un’intuizione folgorante: «perché non
produrre noi stessi la pasta con il nostro grano?».
Non una pasta qualsiasi, però. Un prodotto che
nasca dal grano migliore, adatto a quel terreno
e a quel clima. La lavorazione artigianale, infatti,
enfatizza le caratteristiche della materia prima:
occorre ponderare con attenzione ogni scelta, a
partire dalla selezione delle varietà di grano duro,
coltivate secondo i principi della Buona Pratica Agricola.
Per maggiori informazioni:
http://www.pastamancini.com/