Imparare a degustare l’Aceto Balsamico di Modena IGP

Parla dialetto sassolese l’Aceto Balsamico di Modena IGP con cui presso l’Acetaia Compagnia Del Montale  grazie al Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena ci siamo apprestati ad una giornata formativa di degustazione di questo pregiato elaborato alimentare, eccellente e versatile compagno della tavola per la sua capacità di esaltare i sapori di ogni piatto: carne o pesce, antipasto o frutta, verdure e persino dolci e gelato.

L’Aceto Balsamico di Modena si accompagna meravigliosamente a tutte le culture culinarie, perché è il più naturale degli aceti nella sua meravigliosa semplicità. Il miglior compagno di viaggio tra i sapori. Protagonista della più tradizionale cucina emiliana, l’Aceto Balsamico di Modena IGP  e’ stato il grande protagonista dell’analisi sensoriale a cui ci siamo apprestati nella giornata di anteprima dedicata a un numero ristretto e selezionato di protagonisti del mondo del food, tra giornalisti e professionisti del settore per aprire le porte alla grande rassegna Acetaie Aperte che anche quest’anno ha riscosso grande interesse.  

Abbiamo visitato l’acetaia, ascoltato tutti i passi che rendono cosi’ speciale questo nobile prodotto, dalla raccolta delle uve, alla lavorazione, l’affinamento, la legislazione, la storia, l’origine del nome, per arrivare fino alle tecniche degustative, importanti da sapere per capire, apprezzare e cogliere nella sua piu’ completa essenza uno tra i prdotti di alta gastronomia piu’ pregiati e nobili.

E tra le tante cose imparate abbiamo appreso che la parola Aceto Balsamico e’ legata sin da tempo immemorabile alla cultura e alla storia di Modena. Infatti la sua esistenza é dovuta alle particolari caratteristiche pedoclimatiche del territorio alle quali si sono aggiunte i saperi, le conoscenze e le competenze del fattore umano che in una mirabile sintesi hanno dato vita a un prodotto esclusivo e distintivo dei territori delle attuali province di Modena e Reggio Emilia (cioè dell’antico Ducato Estense).

A Modena sono sempre esistiti diversi tipi di aceto ottenuti col mosto di uva, in relazione allo sviluppo nella storia di diverse ricette, di diversi metodi di preparazione e di invecchiamento.

L’origine di questi prodotti risale alla tradizione degli antichi Romani.

 

Abbiamo inoltre imparato concetti importanti e imprescindibili quando si parla di Aceto Balsamico di Modena IGP di cui vi do qualche breve cenno in questo post.

 

MATERIE PRIME

L’Aceto Balsamico di Modena IGP è un aceto ricavato da mosti d’uva affinati e invecchiati all’interno di recipienti di legno pregiati.

ASPETTO E SAPORE

L’Aceto Balsamico di Modena IGP si distingue per il profumo delicato, persistente, di gradevole e armonica acidità. Il colore è bruno intenso e l’odore è leggermente acetico, durevole con eventuali note legnose. Il sapore è agrodolce e ben equilibrato.

ZONA DI PRODUZIONE

La zona di produzione dell’Aceto Balsamico di Modena IGP ricade all’interno delle province di Modena e Reggio Emilia, nella regione Emilia Romagna.

 GASTRONOMIA

Per una corretta conservazione, l’Aceto Balsamico di Modena IGP va mantenuto in un recipiente di vetro, avendo l’accortezza di chiuderlo accuratamente dopo l’uso e di conservarlo lontano da sostanze che emanino odori particolarmente intensi. L’estrema versatilità di questo prodotto lo rende abbinabile con ogni sorta di pietanza. Grazie al suo retrogusto fragrante e la sua acidità aromatica si sposa bene con verdure sia cotte che crude ma anche con tutti i tipi di carne e pesce. È particolarmente indicato se abbinato a formaggi, dolci e gelati.

 

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