Domenica 11 e lunedì 12 giugno sono stata invitata dal Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana in qualita’ di wine blogger alla Rassegna dedicata al Vini della DOC Maremma Toscana presso l’Hotel e Residence Roccamare a Castiglione della Pescaia Grosseto per l’attesissimo appuntamento dedicato alle aziende e ai vini della DOC Maremma.
41 produttori della Denominazione presenti all’appello per accogliere un pubblico di professionisti del settore, stampa nazionale e internazionale, privati e appassionati di vino.
Domenica 11 giugno dopo la conferenza stampa in presenza di Edoardo Donato, Presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana e di altre autorita’ regionali, al via le degustazioni al banco d’assaggio: ad attendere i visitatori, una rassegna di circa 130 etichette prodotte da vitigni internazionali e autocnoni, pura espressione del loro territorio d’origine.
Ma non solo: Maremmachevini – nella sua seconda ricca Edizione ha offerto uno spaccato della Maremma più tradizionale, con i suoi prodotti più tipici, come i formaggi e i salumi e, naturalmente, l’olio extravergine d’oliva.
Il giorno successivo il mio presstour e’ stato caratterizzato da un’interessante e magnifico viaggio nella Maremma piu’ vera e autentica tra vigne e cantine, dove ho avuto modo di incontrare produttori, enologi, esperti di vino e proprietari di realta’ imprenditoriali di un territorio che in fatto di vini ha molto da offrire e da raccontare.
La giornata ricca e intensa ha seguito un programma che da subito mi ha conquistata a cui ho partecipato con grande entusiasmo e interesse.
Tante le proposte, i tuor proposti, tutti ugualmente allettanti e le cantine in vetrina, per cui la scelta su quale presstour seguire non e’ stata semplice.
Fosse stato per me le avrei visitate tutte !
Mi sono documentata, ho studiato, letto e raccolto notizie, informazioni sulla storia e il patrimonio culturale che caratterizza ogni singola realta’ per poi deliziarmi del meraviglioso Viaggio tra i panorami e le dolci colline della Maremma Toscana rese ancora piu’ belle e splendenti dal primo sole estivo che le accarezzava.
Ho scelto il TOUR DELLE COLLINE METALLIFERE pur riconoscendo che anche gli altri offrivano spunti di interesse notevole.
Visita alla Fattoria Le Mortelle di Marchesi Antinori
Visita all’azienda Rocca di Frassinello con visita alla Necropoli Etrusca di San Germano
Visita alla Tenuta Casteani e pranzo con il produttore
Visita al borgo di Massa Marittima
Visita all’azienda Morisfarms
Per altri giornalisti i tuor si sono caratterizzati da altre cantine e zone della Maremma completando la panoramica ancor piu’ ampia delle realta’ vitivinicole che fanno della Maremma DOC una denominazione che sta acquisendo sempre piu’ valore e qualita’ nel ricco panorama vitivinicolo Italiano.
La Fattoria Le Mortelle di Marchesi Antinori si trova in Maremma, vicino a Castiglione della Pescaia.
Faceva parte di un complesso più ampio chiamato La Badiola, già individuato sulle carte geografiche da Leopoldo II a metà dell’800. Gli Asburgo Lorena, bonificando l’area di Grosseto, vollero rendere i possessi della Badiola e dell’Alberese delle fattorie guida per l’allevamento di bovini.
L’azienda appartiene alla famiglia Antinori che dal 1999 ha lavorato sia ai vigneti che alla nuova cantina con la convinzione che l’area, ancora emergente nel panorama vitivinicolo italiano, sia altamente vocata alla produzione di vini di qualità e che qui si possono esprimere al meglio le caratteristiche del terroir e delle varietà coltivate.
Mortella è il nome del mirto selvatico che caratterizza queste zone costiere ed è simbolo della fattoria: da questo arbusto mediterraneo profumato, deriva anche il suo nome.
Alle Mortelle, la sostenibilità rappresenta il consolidamento di un percorso che rispetta fortemente il vecchio modo di fare agricoltura, ovvero, l’attenzione al riciclo ed all’uso delle materie prime, nel quale si esprime tutta l’essenza di questa fattoria.
Ne è un esempio la volontà di mantenere la produzione e la vendita diretta di frutta e marmellate da agricoltura biologica, per conservare la storica destinazione d’uso dell’azienda agricola. In Fattoria si coltivano diverse varietà di: mirtilli, pere, albicocche, susine e pesche.
Il progetto Rocca di Frassinello è nato dall’idea di replicare il modello di eccellenza di Castellare di Castellina in un nuovo territorio. Si è deciso di puntare al Centro della Maremma, fra Bolgheri e Scansano, dove arriva una sorta di piede geologico che ha le stesse caratteristiche dei terreni del Chianti e di Montalcino, di cui in effetti è una sorta di prolungamento verso il mare. Quindi terreni come quelli delle due più famose zone vinicole della Toscana, ma con una differenza sostanziale: 4-5 e anche 6 °C di temperatura media più alta e quindi con una capacità di maturazione delle uve in un anticipo anche di tre-quattro settimane. Questa zona, così incredibilmente vocata per la coltivazione della vite, è compresa nei comuni di Gavorrano e di Roccastrada. È proprio lì che ha preso corpo il primo, e ad oggi unico, progetto di joint venture italo-francese per la produzione di vino. L’accordo fra Castellare e Domaines Barons de Rothschild Lafite, ovvero una delle piu’ famose firme dei vini di Francia e del mondo, ha previsto fin dall’inizio di mettere insieme l’esperienza di Castellare nella coltivazione e vinificazione del vitigno principe toscano, il Sangioveto, e quella di Lafite sui vitigni francesi classici, Cabernet, Merlot, Petit Verdot, Shiraz. Ci sono voluti due anni per accorpare i cinque poderi che compongono i 500 ettari di Rocca di Frassinello, gli ettari di vigneti piantati sono oggi circa 90. Il progetto, già estremamente ambizioso, è stata ulteriormente impreziosito da una scelta voluta per coronare la nascita della cantina di Rocca di Frassinello con la più prestigiosa delle firme possibili: quella di Renzo Piano.
“La Rocca di Frassinello, come tutte le rocche oppone resistenza a qualche cosa, forse alla banalità.
Frassinello ci spiega come il mondo contemporaneo è composto di infiniti ponti tra passato e futuro, Renzo Piano v/s etruschi, etruschi v/s Paolo.
Regalando un futuro al passato di Frassinello gli etruschi ci hanno regalato questo bellissimo vaso con Dioniso, che la festa cominci!”
Italo Rota (ideatore della mostra etrusca a Rocca di Frassinello)
Qui abbiamo visitato il Museo Etrusco e degustato il Vino come veniva in origine preparato dagli Etruschi.
Le radici della storia della Tenuta Casteani, in passato Podere Casa Fabbri, risalgono probabilmente alla fine del XIX secolo, quando una società mineraria, la futura Montecatini, scoprì nel sottosuolo della Località Casteani importanti giacimenti di lignite e carbone. Testimonianza di questa trascorsa attività è il Pozzo Nord, ancora presente all’interno della proprietà, che fungeva da pozzo di aereazione per una serie di gallerie sotterranee scavate a più di 70 metri di profondità. Casa Fabbri ospitava il direttore della Montecatini, il Fattore e i contadini che curavano l’azienda agricola e la grande e già da allora prospera vigna, nota col nome di Vignone. Gli edifici del podere furono costruiti secondo i tipici canoni delle case delle campagne maremmane: grandi muri in pietra locale, scale in mattoni, cisterne per la raccolta dell’acqua, forno a legna, grandi stalle per vacche e cavalli. La recente ristrutturazione del casale è stata effettuata affidandosi ad antiche foto del luogo, nel rigoroso rispetto delle tecniche di costruzione tradizionali, al fine di mantenere lo stile originario e le caratteristiche tipiche locali. La terra che la caratterizza ancora integra e intatta, odorosa e viva fa rivivere le emozioni dei tempi andati immergendosi tra storia e leggenda. La vigna si adagia in lieve pendio su una superficie di oltre 15 ettari di terreno aspro e sassoso. Rivolta verso il Tirreno, gode della brezza marina e del sole durante tutta la giornata. Per primi sono stati impiantati i vitigni autoctoni della Maremma come il Sangiovese, il Vermentino e l’Alicante, a cui hanno affiancato in un secondo momento l’Aleatico, ma il desiderio di sperimentare ha fatto si che la cantina si interessasse anche a vitigni internazionali che in Maremma si esprimono al meglio, come il Syrah, il Viogner e il Merlot. Anche se non ancora certificati, la cantina applica la filosofia dell’Agricoltura Integrata, un sistema produttivo che riduce l’impatto ambientale, razionalizzando la fertilizzazione, le lavorazioni del terreno e l’uso di fitofarmaci per ottenere prodotti sani e di qualità, dall’origine tracciabile e dalla genuinità garantita. Per loro la vigna non è che il punto di partenza per ottenere vini di grande qualità e valore.
L’azienda Morisfarms vanta duecento anni di tradizione ed amore per la Maremma.
Duecent’anni orsono la famiglia Moris partì dalla Spagna per raggiungere la Maremma toscana, terra divina e di vino: un sogno d’amore s’avverava. Amore fresco e genuino per una terra ancora vergine, appena sfiorata dalla ingombrante presenza dell’uomo eppur ricca di straordinarie risorse naturali che solo mani innamorate avrebbero potuto valorizzare. Amore anche e soprattutto per il vino, che in queste campagne trova il suo ambiente ideale e che per i Moris era già splendida passione. Il racconto dell’azienda è tutto in questa profonda e saggia semplicità che ricorda l’atmosfera oggi tanto rimpianta delle buone cose antiche, fatte con la cura e la dedizione di chi ama ciò che ha scelto di fare: un racconto semplice custodito in ogni bottiglia che l’azienda offre.
Da generazioni dedita all’agricoltura, la famiglia Moris è andata sempre più interessandosi e specializzandosi nella viticoltura ed ad essa ormai rivolge tutte le sue attenzioni e le sue ambizioni, trovandovi le sue maggiori soddisfazioni. L’altitudine dei terreni varia dagli 80 ai 100 metri sul livello del mare. L’esposizione dei filari è a sud-ovest. Per quanto concerne i vigneti di Poggio la Mozza, zona nel comprensorio del Morellino di Scansano, i primi impianti sono iniziati ne 1995 e rempianti continuano ancora in questi anni. Tutta la zona dei vigneti di Poggio la Mozza è collinare ed è ad una altitudine di circa 100 metri sul livello del mare.
L’estensione attuale dei terreni è di 476 ettari così suddivisi: – Ha. 420 vicino a Massa Marittima (Fattoria Poggetti), di cui 37 ettari di vigneti che ricadono nel comprensorio della denominazione di origine controllata “Monteregio di Massa Marittima”.
Ettari 56 in località Poggio la Mozza, di cui 33 ettari di vigneti che ricadono nel comprensorio della denominazione di origine controllata “Morellino di Scansano”.
Entrambe le aziende ricadono dal 2011 nella DOC Maremma Toscana.
Il loro Vino di Punta l’Avvoltore ha ricevuto la Medaglia d’Oro nel 2015.
La serata di domenica si e’ poi conclusa con una cena di gala sempre presso l’Hotel e Residence Roccamare a Castiglione della Pescaia Grosseto accompagnata da un concerto della band Musica da Ripostiglio.
Maremmachevini leggila anche qui !
Le fotografia senza logo Taste and Style sono quelle del Consorzio Tutela Vini della Maremma o delle cantine