PATE’ DI NATALE – Ricetta tratta dal Quaderno di Cucina di Nonna Ady, datato 1927

Dal quaderno di Ricette di Gisella, vi riproponiamo questa favolosa e ineguagliabile Ricetta per realizzare un pate’ do indiscussa classe, eleganza e sobrieta’ di gusto.

Una ricetta dal sapore antico quanto autentico, quella del Paté di Natale, che ogni anno Gisella offre ai suoi commensali rinnovando la tradizione di famiglia. La ricetta è stata vergata da Nonna Ady sul suo Quaderno di Cucina che, con la grafia minuta ed elegante tipica delle signore del suo tempo, la Nonna iniziò a compilare da giovane sposa, ormai un secolo fa, e che nel corso degli anni, oltre che essere il suo ricettario, svolse la funzione di agenda “perpetua”, in cui la Nonna elencava le cene offerte, gli ospiti e le portate servite.

“Mi piace pensare, ogni volta che lo preparo, che questo Paté abbia le nobili origini di Nonna Ady, discendente del Primo e Ministro e precettore di Maria Teresa d’Austria e che, dalle cucine di corte degli Asburgo, sia stato tramandato fino a Noi.” dice sempre Gisella.

Ora i tempi sono cambiati, rispetto a quando Nonna Ady triturava gli ingredienti del Paté con la sua mezzaluna e senza l’ausilio dei nostri meravigliosi e potenti robot da cucina e lo poneva nello stampo a cassetta di lamiera zincata. Per queste feste, Vi presentiamo il Paté di Natale in una deliziosa terrina, offrendo una versione più sobria e meno impegnativa, rispetto a quella della Nonna che lo steccava col tartufo.

Quello che non cambia, Ve lo assicuriamo, è il sapore autentico e immutato nel tempo: bon appetit e Felice Natale a tutti!

Ingredienti:
100 gr. di fegato di vitello, di pollo o d’oca. In alternativa al fegato possono essere utilizzati petti di fagiano o di pernice;
½ litro di latte;
90 gr. di burro;
1 tuorlo d’uovo;
½ cipolla piccola;
1 foglia di alloro;
noce moscata;
1 cucchiaio da tavola di Marsala;
sale q.b.

Preparazione:
1) Mettere il fegato a bagno nel latte per almeno 2 ore, quindi cuocerlo come la frittura in una noce di burro (circa 25 gr) e poca cipollina; poi aggiungere sale, noce moscata, alloro (1/2 foglia) e 1 cucchiaio da tavola di Marsala.
2) Non appena cotto si tritura e si passa allo staccio, con 75 gr. di burro e 1 tuorlo d’uovo crudo. Si sbatte finché non diventa soffice e si mette in uno stampo con carta oleata, instecchettandolo con lamelle di tartufo. Si pone al fresco, fino a al momento di servirlo.

Con Lezioni di Cucina e Galateo della TavolaGisella Ghelfiora, Lisa Fontana, TASTE AND STYLE – Lisa Fontana

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