A pochi passi dal Teatro alla Scala di Milano,
in una delle più prestigiose vie del centro storico della città,
il The Manzoni, arredato dal famoso designer londinese Tom Dixon,
dopo l’esordio con il menu primaverile Dynamo,
continua il viaggio nel gusto rappresentato in ogni proposta gastronomica
fiera della propria identità firmata dallo Chef Giuseppe Daniele
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A pochi passi dal Teatro alla Scala, in una delle più prestigiose vie del centro storico della città meneghina, dal 2019 The Manzoni, arredato dal famoso designer londinese Tom Dixon, dopo l’esordio con il menu primaverile Dynamo, continua il viaggio di crescita e di indagine nella costruzione del proprio spazio e della propria identità.
Un format già noto che troviamo nella Londra di Kings Cross inaugurato quest’anno al The Manzoni in concomitanza della Milan Design Week, in una delle storiche vie e del Quadrilatero della Moda Milanese a due passi dal Duomo e dal Teatro alla Scala.
Il The Manzoni, è un vero e proprio spazio in divenire che parla ad un pubblico internazionale: è un’idea che permette ai visitatori di fare esperienza di una location di grande classe ed eleganza, chic e glam che gode di suggestive atmosfere multiple, esplorando una narrativa diversa per ogni ambiente. Qui ci sono tutte le ultime innovazioni in fatto di design di Tom Dixon: dalla sedia Fat, alle luci Opal e Spring, ai tavoli Flash. Cento posti a sedere per una cucina tutta italiana di altissimo livello.
La forza di attrazione e il Magnete sono i concetti su cui poggia questa nuova esplorazione.
Un processo fisico, chimico e alchemico che parte dall’attrazione per poi passare alla trasformazione e giungere all’elevazione. The Manzoni.
Le due anime del The Manzoni, si fondono nel suo nome dove creatività, bellezza e poesia dialogano cavalcando il tempo e disegnando caleidoscopiche tendenze.
E se 90 mt dal Teatro alla Scala, tra Piazza Duomo e Galleria Vittorio Emanuele, il famoso designer londinese Tom Dixon firma gli arredi e lo stile del ristorante che diventa show room, negozio ed hub, a firmare invece la proposta gastronomica è lo chef Giuseppe Daniele, allievo di Antonio Guida, Luigi Taglienti e Niko Romito, che nel 2022 entra nella cucina del The Manzoni e insieme alla sua squadra crea la carta identitaria del ristorante.
La cucina di The Manzoni è una cucina di forza.
Il coraggio e la limpida timidezza dello chef e della brigata, celano una determinazione strutturata e decisa che si legge tra le righe dei piatti proposti.
“Non è necessario esagerare. Semplicità e pulizia”. Così suggeriva Niko Romito allo chef Daniele, insegnamento indispensabile se si vuole fare questo mestiere con un certo passo. “Sulla semplicità non bisogna risparmiare. È fondamentale, ci deve sempre essere nella giusta quantità e usata con raziocinio. Poi arriva tutto il resto. È grazie a questo ingrediente, prosegue lo chef Daniele, che si va all’essenza del pensiero, delle materie e dei gusti. L’essere essenziale è una forza comunicativa incisiva. Sarò sempre grato agli chef Guida, Taglienti e Romito per avermi insegnato il mestiere più difficile, quello di essere prima un uomo e solo dopo un cuoco.”
“Il menu del The Manzoni è un menu che esercita l’attenzione dei commensali, anche i più distratti.” Spiega Laura Gobbi, esperta di comunicazione e firma di importanti progetti in ambito ristorativo. “Gli stimoli esterni, il design, le luci, gli arredi sono talmente seducenti e avvolgenti che facilmente ci si perde. La prepotente voce dei piatti riporta il gusto, la memoria e l’olfatto a concentrarsi sulle proposte. Il cromatismo preciso e armonico ammalia. Ogni portata prende per l’angolo della giacca e riporta col naso sul piatto. La cucina dello chef esercita una forza gravitazionale sui sensi.”
Dixon ipnotizza con i lampadari che girano, lo chef Daniele con la sua forza magnetica conduce, con energia, a esplorare le sue creazioni, facendosi portavoce di tutta la brigata. “Non sono da solo, in cucina c’è un gruppo affiatato che già aveva lavorato insieme. Siamo tutti molto giovani ma con esperienze importanti alle spalle. Quando la proprietà mi ha chiamato e offerto questa possibilità, sapevo chi volevo al mio fianco. Ed eccoci qui.”
Non colleghi, non collaboratori ma amici, qui la differenza. Diversi ma determinati e concentrati sul centrare l’obiettivo. Giuseppe Daniele, Gabriele Fiorino e Halit Gajda si incontrano nelle cucine di grandi chef, qui si formano, crescono e saldano un legame fraterno tra di loro. Non c’è un one man show ma un lavoro di gruppo, dove la definizione dei compiti è ben precisa, dove lo scambio e il confronto continuano a gettare fondamenta. Peppe, Gabriele e Halit sono il cuore del ristorante The Manzoni, accompagnati in questa avventura dal general manager Paolo Quadrini.
Inutile negarlo, hanno ambizioni, come è giusto che sia, ma sussurrano con discreta fierezza di voler: “semplicemente far conoscere la nostra cucina, vogliamo che i nostri ospiti possano capire chi siamo attraverso i nostri piatti.”
Giovani sì ma di talento. Lavorare a testa bassa, insegnato loro dai grandi maestri, è stato assorbito e introiettato. A tratti schivi, acquistano forza e sicurezza nella trasformazione delle materie e nelle proposte. La voglia di fare, di sperimentare e di crescere si palpa, si accoglie e spontaneamente si sostiene. Coinvolgenti con i loro franchi sorrisi, fanno leva sulle proprie gambe per spingere fuori, in un gesto atletico, tutta la loro potenza di sale e di cucina, perché, come suggerisce il poeta: “Dalla meta mai non toglier gli occhi”. Alessandro Manzoni
Un processo fisico, chimico e alchemico che parte dall’attrazione per poi passare alla trasformazione e giungere all’elevazione.
La forza magnetica produce movimento che sprigiona gusto nel piatto.
La crema di nocciola, su cui poggiano i ravioli del plin con ripieno di faraona e champignon, non lascia spazio ad altri pensieri. Incalza, in questo meravigliosa rappresentazione di un connubio di profumi e sapori con la lepre à la Royale che si esprime in tutta la sua struttura.
La materia prima è di qualità raffinata e da essa si da il via alla realizzazione di piatti che regalano emozioni.
Delizioso il sorbetto di cetriolo, crema di agrumi e animelle fritte su zucchine trombetta marinata agli agrumi.
Dessert ben presentato e di grande eleganza con un babà al rum che poggia su un delicato semifreddo all’amarena o con una mousse di pistacchio, gelato alla ricotta ricoperta da una gelatina di barbabietola, avvolta dal profumo del gin.
«Abbiamo voluto creare un menu intenso, forte, con grandi sapori di terra, di carne, di selvaggina. Senza compromessi, deciso. Amo lavorare la carne ed è grazie al mio maestro Luigi Taglienti che ne ho potuto scoprire e capirne l’immenso valore. Sempre riconoscente anche verso gli chef Romito e Guida che hanno contribuito, con la loro scuola, a formarmi» racconta lo chef Giuseppe Daniele che conclude soddisfatto: «Ognuno ha il proprio sogno. Il mio era quello, avutane un giorno la possibilità, di mettere in carta la lepre à la Royale. Finalmente ce l’ho fatta».
Peppe, Gabriele e Halit sono la forza magnetica del The Manzoni. La loro cucina è magnetica. Innalza e rilascia. Loro sono un corpo unico. Lavorano a testa bassa, hanno fame di risultati, non quelli cui è facile pensare, ma di cotture, tecniche, tempi.
«L’idea di essere corpi magnetici è coerente con quello che siamo come squadra e quello che facciamo come lavoro» aggiunge lo chef Fiorino «Quando Laura, che ci segue nel nostro percorso, ci ha proposto questo concetto, ce lo siamo subito sentiti addosso. Esprime in sintesi chi siamo come professionisti, i mesi di studio dedicati a questo menu e quello che vogliamo comunicare con i nostri piatti»
Pian piano la cucina del The Manzoni si fa strada.
Cresce con una nuova consapevolezza la generazione degli chef che ha iniziato a scrivere la cucina di domani.
«Il mio compito è quello di chiudere il viaggio che è stato intrapreso, un compito impegnativo e di responsabilità. L’ultimo passaggio per arrivare a toccare la vetta» chiosa Halit Gajda che con i suoi dessert prende il testimone che Giuseppe e Gabriele hanno stretto tra le mani durante tutto il pasto.
Non solo carne e selvaggina. Intoccabile lo spazio del menu vegetariano: «Rispetto, stagionalità e qualità dei fornitori. Ovviamente non abbiamo l’orto dietro la cucina ma abbiamo selezionato con grande attenzione i nostri fornitori che ci garantiscono qualità e freschezza delle materie prime». Precisa lo chef Daniele «Stessa cura e stesso riguardo per i vegetali come abbiamo per le altre materie. Nella nostra carta ci sono sempre piatti che possono essere scelti da chi abbraccia la cultura vegetariana.»
Menu degustazione Magnete 120 euro
The Manzoni propone tutti i giorni un business lunch à la carte con un antipasto, un primo o un secondo a 30 euro
The Manzoni – Chef Giuseppe Daniele
@themanzoni e #TheManzoni
Via Alessandro Manzoni 5 Milano